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Soggetto
Il brano proposto è tratto dal film di Federico Fellini ‘Roma’, del 1972. Si tratta di una sorta di documentario fantastico nel quale la Roma fascista degli anni ‘30 e quella degli anni ‘70 del XX secolo sono raccontate a blocchi di sequenze autonome, procedendo da un soggetto all’altro senza transizione, in cui l’esperienza autobiografica del regista trasfigura in modo visionario la realtà. La pellicola è un ritratto brioso e visionario di Roma, attraverso i ricordi di un giovane provinciale che arriva in città poco prima della seconda guerra mondiale. Una visione della città che ci fa viaggiare in luoghi impensabili attraverso lo sguardo di Fellini.
In questa Roma non poteva mancare l’Appia Antica, parte costituente della città. Lo spezzone in questione si apre con un’immagine notturna del cosiddetto arco di Druso, in primo piano, e di una suggestiva Porta San Sebastiano, l’antica Porta Appia del circuito delle mura che l’imperatore Aureliano iniziò a costruire a partire dal 271 d.C.. Nella sequenza successiva la cinepresa scopre il monumentale mausoleo di Cecilia Metella, simbolo dell’Appia. Il monumento fu costruito negli ultimi decenni del I secolo a.C. per celebrare una ricca e influente nobildonna romana, imparentata per nascita e per matrimonio a due tra le famiglie più in vista della Roma repubblicana: i Metelli e i Crassi. Quinto Cecilio Metello, il padre di Cecilia, fu console e ricevette il cognomen “cretico” per aver conquistato l’isola di Creta; il marito era probabilmente Marco Licinio Crasso, membro con Cesare e Pompeo del primo triumvirato istituito nel 59 a.C.. Lo spezzone si chiude con una scena che sull’Appia era facilmente visibile prima del risanamento portato avanti, dalle istituzioni statali, a partire dagli ultimi anni del XX secolo.
Regista
Federico Fellini
Anno
1972