Soggetto
Veduta di Porta Capena attraverso la quale la via Appia Antica passava lasciando la città di Roma, dalla serie ‘Le Antichità Romane’.

N. Inv. 471055001
Stampa
Luigi Rossini, 1790-1857
1817
21 x 29.8 cm

Iscrizioni
In basso: Rossini fece Roma 1817
Sotto a destra: 22

Collocazione
The British Museum (depositi)

Crediti
The British Museum

Bigliografia
M.A. Fusco et al, ‘LR il viaggio segreto’, Calcografia Rome 2014.

Soggetto
Nella fotografia di Pompeo Molins, datata 1870, riconosciamo in primo piano il cosiddetto Arco di Druso, che ancora oggi si erge a ridosso della ‘Porta Appia’ o ‘Porta San Sebastiano’, monumentale ingresso della ‘Regina viarum’ nella Capitale. Si tratta di una delle porte urbane in migliore stato di conservazione, che deve il suo attuale nome alla vicina Basilica di San Sebastiano. Nella “veduta animata” di Molins due uomini in uniforme guardano verso l’obiettivo: uno in piedi al centro dell’immagine, l’altro sulla sinistra seduto con aria annoiata. Una terza figura dà le spalle alla fotocamera per guardare proprio verso l’Appia antica in direzione della campagna romana. Potrebbe trattarsi di gendarmi in servizio presso le strutture di custodia della porta stessa, forse sabaudi e quindi dopo la presa di Porta Pia, o finanzieri in servizio presso il casino del dazio – dove si vede un carretto in sosta. Proprio la presenza, fino alla demolizione dei primi del ‘900, di uffici del dazio nel piazzale della Porta San Sebastiano, rendeva il luogo vivace e intensamente frequentato da viaggiatori, soldati e commercianti.

N. inv. 5972 – Fototeca Unione 
Stampa all’albumina
1870

Collocazione
American Academy Rome

Crediti
American Academy Rome, Fondo Unione – 5972

Soggetto
Studio preliminare sul Mausoleo di Cecilia Metella e sul Castrum Caetani.

N. inv. 1955,1210.10.53
Acquerello su grafite
Carlo Labruzzi, Roma 1748 – 1817 Perugia
1789 – 1794
48.8 × 60.4 cm

Collocazione
The British Museum (depositi)

Crediti
The British Museum

Bibliografia
P.A. de Rosa – B. Jatta, ‘La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana’, Città del Vaticano B.A.V. 2013.

Soggetto
Due sepolcri sulla destra della via Appia Antica, nei pressi delle catacombe di San Callisto.

N. inv. 1955,1210.10.33
Acquerello su grafite
Carlo Labruzzi, Roma 1748 – 1817 Perugia
1789 – 1794
49.3 × 64.0 cm

Collocazione
The British Museum (depositi)

Crediti
The British Museum.

Bibliografia
P.A. de Rosa – B. Jatta, ‘La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana’, Città del Vaticano B.A.V. 2013.

Soggetto
Il Mausoleo di Sant’Urbano immortalato in un negativo di fine Ottocento appartenente alla collezione del noto archeologo britannico Thomas Ashby. Proprio alla fine dell’Ottocento il terreno dove sorgeva il sepolcro fu acquistato dai fratelli Lugari, che vi realizzarono una serie di campagne di scavo tra il 1880 e il 1895. Nell’immagine si individua la parte absidata posteriore del sepolcro e due personaggi che siedono sulla crepidine della strada ai lati del basolato. Sulla sinistra si riconosce Rodolfo Lanciani, mentre il personaggio femminile sulla destra è di incerta identificazione: più che dell’archeologa americana Ester Boise van Deman, che arriva a Roma solo qualche anno più tardi, potrebbe trattarsi di una delle due sorelle Bulwer, Agnes o Dora Ellinor, entrambe abili fotografe.

N. inv. Ashby Collection – TA[PHP]-0391
Negativo alla gelatina ai sali d’argento
1895 (gennaio)

Collocazione
British School at Rome

Crediti
British School at Roma (BSR), Ashby Collection – TA[PHP]-0391

Soggetto
Statua raffigurante un personaggio che si fa ritrarre nelle vesti di Eracle, in nudità eroica e con la testa coperta dalla pelle di leone (leonté). La mano destra, ora mancante, doveva impugnare la clava; sul lato sinistro è la faretra.

N. inv. 23.M322-1.1
Marmo pentelico
Alt. 208 cm
Intero, mancante della mano destra dell’avambraccio sinistro, e parte della caviglia destra
Metà del III sec. d.C.

Provenienza
Rinvenuta nell’area di Parco Scott, nel corso di un difficile intervento di revisione e bonifica del condotto fognario da parte di Acea

Collocazione
Casale di Santa Maria Nova – Villa dei Quintili

Crediti
3D a cura di Luca J. Senatore (Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell’architettura di Sapienza Università di Roma)

Soggetto
Statua di cariatide, rinvenuta nel 1585 ai tempi di Sisto V, in origine facente parte di un gruppo di sculture disposte sulla fronte di un edificio a forma di tempio raffigurato da Giovan Battista Piranesi nel 1765. Il ‘Tempio delle Cariatidi’ si trovava all’interno del Pago Triopio, il possedimento terriero appartenuto ad Annia Regilla, moglie di Erode Atttico. Studi recenti permettono di collocare il santuario nell’area delle terme di Capo di Bove, dove nel 2004 è stata riportata in luce una statua frammentaria che doveva appartenere allo stesso edificio. Altre statue di cariatidi che dovevano appartenere allo stesso contesto sono conservate nei Musei Vaticani e nella collezione Albani.

N. inv. 1805,0703.44
Marmo pentelico
Alt. 2.20 m.
Integra
140-160 d.C. ca.

Provenienza
Rinvenuta nei pressi del Complesso di Capo di Bove

Collocazione
British Museum

Crediti
British Museum

Bibliography
A. Wilton and I. Bignamini (eds.), Grand Tour: The Lure of Italy in the Eighteenth Century (Exhibition Catalogue, Tate Gallery, London, 1996), 226, no. 174.

Soggetto
Statua raffigurante un uomo di età avanzata che si fa ritrarre in veste di Eracle, in nudità eroica e con la testa coperta dalla pelle di leone (leonté). La mano destra, ora mancante, doveva impugnare la clava, mentre la sinistra, non conservata, verosimilmente porgeva i pomi delle Esperidi. Sul lato sinistro è la faretra. Rinvenuta nel gennaio 2023, in frammenti e in giacitura secondaria, nel corso della sostituzione di un collettore fognario, la statua costituisce un evidente esempio del caratteristico fenomeno dell’imitatio Herculis da parte di imperatori e uomini di potere romani.

N. inv. 23.M322-1.1
Marmo pentelico
Alt. 208 cm
Intero, mancante della mano destra dell’avambraccio sinistro, e parte della caviglia destra
Metà del III sec. d.C.

Provenienza
Rinvenuta nell’area di Parco Ardeatino (Parco Scott), nel corso di un difficile intervento di revisione e bonifica del condotto fognario

Collocazione
Casale di Santa Maria Nova – Villa dei Quintili

Crediti
Archivio Parco Archeologico Appia Antica (foto di Stefano Castellani)

Bibliografia
F.R. Paolillo, Statua di personaggio in veste di Ercole da Roma, Parco Ardeatino in L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi. A cura di M. Osanna, S. Verger, M.L. Catoni, D. Athanasoulis, Milano 2023, p. 285.



Soggetto
Veduta di una tomba sulla via Appia Antica, dalla serie ‘Twelve Views in and near Rome’.

N. inv. 1973.32.53
Stampa
Herman van Swanevelt, olandese, ca. 1600 – 1655.
1653
41.8 x 55 cm

Collocazione
National Gallery of Art, Washington (depositi)

Crediti
National Gallery of Art, Washington

Bibliografia
Dutuit, Eugène. Manuel de l’amateur d’estampes. Vol. I, IV-VI. Paris: A Levy, 1884-1885.

Hollstein, F.W.H. et al. German engravings, etchings and woodcuts, 1400-1700. 8 vols, Amsterdam 1954-1868.

Hollstein, F.W.H., Dutch and Flemish etchings, engravings and woodcuts, 1450-1700. Vols. I-XV, XVIII, XIX, Amsterdam.