Soggetto
Nella fotografia di Pompeo Molins, datata 1870, riconosciamo in primo piano il cosiddetto Arco di Druso, che ancora oggi si erge a ridosso della ‘Porta Appia’ o ‘Porta San Sebastiano’, monumentale ingresso della ‘Regina viarum’ nella Capitale. Si tratta di una delle porte urbane in migliore stato di conservazione, che deve il suo attuale nome alla vicina Basilica di San Sebastiano. Nella “veduta animata” di Molins due uomini in uniforme guardano verso l’obiettivo: uno in piedi al centro dell’immagine, l’altro sulla sinistra seduto con aria annoiata. Una terza figura dà le spalle alla fotocamera per guardare proprio verso l’Appia antica in direzione della campagna romana. Potrebbe trattarsi di gendarmi in servizio presso le strutture di custodia della porta stessa, forse sabaudi e quindi dopo la presa di Porta Pia, o finanzieri in servizio presso il casino del dazio – dove si vede un carretto in sosta. Proprio la presenza, fino alla demolizione dei primi del ‘900, di uffici del dazio nel piazzale della Porta San Sebastiano, rendeva il luogo vivace e intensamente frequentato da viaggiatori, soldati e commercianti.

N. inv. 5972 – Fototeca Unione 
Stampa all’albumina
1870

Collocazione
American Academy Rome

Crediti
American Academy Rome, Fondo Unione – 5972

Soggetto
Il Mausoleo di Sant’Urbano immortalato in un negativo di fine Ottocento appartenente alla collezione del noto archeologo britannico Thomas Ashby. Proprio alla fine dell’Ottocento il terreno dove sorgeva il sepolcro fu acquistato dai fratelli Lugari, che vi realizzarono una serie di campagne di scavo tra il 1880 e il 1895. Nell’immagine si individua la parte absidata posteriore del sepolcro e due personaggi che siedono sulla crepidine della strada ai lati del basolato. Sulla sinistra si riconosce Rodolfo Lanciani, mentre il personaggio femminile sulla destra è di incerta identificazione: più che dell’archeologa americana Ester Boise van Deman, che arriva a Roma solo qualche anno più tardi, potrebbe trattarsi di una delle due sorelle Bulwer, Agnes o Dora Ellinor, entrambe abili fotografe.

N. inv. Ashby Collection – TA[PHP]-0391
Negativo alla gelatina ai sali d’argento
1895 (gennaio)

Collocazione
British School at Rome

Crediti
British School at Roma (BSR), Ashby Collection – TA[PHP]-0391

Soggetto
Rovine sulla destra della via Appia Antica, più precisamente al km 22. La composizione ritrae due uomini, uono seduto e l’altro in piedi, mentre esplorano il paesaggio e le rovine.

N. inv. 2015.742.5
Acquerello su grafite
Carlo Labruzzi, Roma 1748 – 1817 Perugia
1789
42.8 × 55.2 cm

Collocazione
The Metropolitan Museum of Art (depositi)

Crediti
The Met Collection

Bibliografia
Andrea de Rosa and Barbara Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Vatican City, 2013, p. 265.

Soggetto
Veduta dell’antica via Appia, dall’opera illustrata ‘Le Antichità Romane’.

N. inv. 2012.136.862.2
Stampa
Giovanni Battista Piranesi, Mogliano Veneto (?) 1720 – 1778 Roma
1756
52 x 38.7 cm

Iscrizioni
In alto a sinistra: III. VII / 119
In basso: Veduta dell’antica Via Appia, che passa sotto le mura già descritte nelle passate tavole dell’Ustrino, oggi ricoperta nelle rovine del / medesimo. A. Letto del terreno ben sodato, e battuto con pali, prima di stendere la grossa riempitura alta palmo uno a simiglianza di lastrico com=/ posto di calce pozzolana, e scaglie di selci, e sopra di esso piantati a forza i selci B. tagliati nel rovescio a punta di diamante. C. Altri selci posti a guisa di / Cunei, i quali stringono e gagliardamente rinserrano i selci sudetti, che lastricano la Via gia detta, fra quali ogni 30 palmi euvene uno D. piu emi=/ nente e superiore degli altri di tal fatta, quale dovea servire forse a quelli, che montavano, e smontavano da cavallo, e di riposo a Vian=/ danti. Questo e gli altri inferiori sono piantati sopra un grosso muro di riempitura di simili scaglie di selci, ma piu grandi delle mentovate di sopra
Sotto a destra: Piranesi Archit. dis. inc.

Collocazione
The Metropolitan Museum of Art (depositi)

Crediti
The Met Collection

Bibliografia
John Wilton-Ely Giovanni Battista Piranesi: The Complete Etchings. Alan Wofsy, San Francisco, 1994.
MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.

Soggetto
L’area archeologica della Villa di Sette Bassi, lungo l’antica via Latina, in una fotografia aerea scattata durante la Seconda Guerra Mondiale, il 15 marzo del 1944.

L’immagine appartiene ad un fondo di grande importanza storica (fondo MAPRW, Mediterranean Allied Photo Reconnaissance Wing) dell’Aerofototeca Nazionale (AFN) dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), che raccoglie le immagini realizzate dagli Alleati per scopi di ricognizione durante la Campagna d’Italia degli anni 1943-1945 e utilizzate per individuare obiettivi, progettare attacchi e valutare eventuali danni inferti.

Collocazione
Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione

Crediti
Aerofototeca Nazionale, fondo MAPRW-BSR-RAF, strisciata 100, fotogramma 4145 (Foto USAAF, 3rd Photo group, 12th Photo Reconnaissance Aerial, sortie 485 del 15 marzo 1944).

Soggetto
Tavole tratte dalla monumentale opera di Luigi Canina del 1853: La prima parte della Via Appia dalla Porta Capena a Boville descritta e dimostrata con i monumenti superstiti dal commendatore L. Canina in seguito delle regolari scavazioni e lavori diversi eseguiti per lodevoli disposizioni del governo pontificio dall’anno 1850 al 1853 onde procurarne il ristabilimento, Vol. I Descrizione; Vol. II Monumenti.

Vol. I – Tav. I Prima parte dalla porta Capena al miglio IV
Vol. I – Tav. II Seconda parte della topografia della via Appia dal IV al VIII miglio

Soggetto
Manifesto pubblicitario dell’Associazione Italiana Alberghi per la gioventù e delle Ferrovie dello Stato raffigurante due giovani in cammino con sullo sfondo un treno e le arcate dell’acquedotto Claudio.

N. inv. 0500662370
Stampa su carta.
Luigi Piffero
Alt. cm 99.8; largh. cm 64
Post 1940 – ante 1960

Collocazione
Museo Nazionale Collezione Salce – Complesso di Santa Margherita e San Gaetano

Crediti
Catalogo generale beni culturali (ICCD)