Nelle sue Notti romane, Alessandro Verri (1741-1816) si ispira alla scoperta del Sepolcro degli Scipioni – avvenuta nel 1780 – per elaborare un racconto nel quale immagina di parlare con gli antichi Romani, che lo accompagnano in una suggestiva passeggiata lungo la Via Appia. In particolare, merita di essere annoverato lo spettro di Cicerone, che nelle Tusculanae Disputationes fece menzione proprio dei sepolcri della celebre strada, come si legge nel Colloquio Quinto della Notte quinta. Nel passo viene inoltre proposta una riflessione sullo stato di abbandono e di rovina nel quale versano i monumenti del passato, a causa dell’incuria di generazioni irrispettose verso gli avi e l’antichità.
Collocazione
The British Library
Crediti
Google Books, The British Library
Bibliografia
Le Notti Romane del conte Alessandro Verri sulle ruine della magnificenza antica, Tomo II, Firenze 1824.