In questo primo ‘frammento’, tratto dalla commedia Bravissimo di Luigi Filippo D’Amico, girata nel 1955, il grande Alberto Sordi, al tempo trentacinquenne, nelle vesti di un maestro di musica, porta i suoi piccoli allievi a visitare l’acquedotto dei Quintili (anche se nell’audio si fa erroneamente riferimento all’acquedotto Claudio).
L’acquedotto riforniva una grande villa residenziale e produttiva, posta sulla via Appia Antica, che i due fratelli Quintili possedevano nel II secolo d.C. Dell’acquedotto oggi restano circa 120 arcate poste all’altezza dell’intersezione tra la via Appia Nuova e il Grande Raccordo Anulare, presso il Casale di Tor di Mezza Via. Forse si tratta di una diramazione dell’Anio Novus (progettato da Caligola nel 38 d.C. e inaugurato da Claudio nel 52 d.C.), acquedotto che sfruttava le imponenti strutture del Claudio; altra ipotesi è che traesse alimentazione direttamente dalla grande piscina limaria (di raccolta e decantazione delle acque) posta al VII miglio della via Latina, nella zona dell’attuale Ippodromo delle Capannelle. Nella primavera del 2015 l’allora Soprintendenza Archeologica di Roma (oggi il monumento rientra nel territorio del Parco Archeologico dell’Appia Antica) è intervenuta con il consolidamento e la messa in sicurezza di un tratto della struttura. Vi auguriamo quindi buon divertimento con un irresistibile Alberto Sordi alle prese con “serci”, “breccole”, “pietre di forma esagonale” e altre vestigia del passato.