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Soggetto
La scena qui proposta è tratta dal film del 1913 ‘’Quo vadis?’’. La pellicola in bianco e nero, di Enrico Guazzoni, è tratta dall’omonimo romanzo storico dello scrittore polacco Henryk Sienkiewicz. Il muto lungometraggio è considerato uno dei primi kolossal della storia del cinema. Sensazionale, per l’epoca, fu l’inserimento nel cast di migliaia di attori e innumerevoli comparse. Tra gli interpreti principali ricordiamo Amleto Novelli (Vinicio), Gustavo Serena (Caio Petronio), Lea Giunchi (Licia), Amelia Cattaneo (Eunice), Carlo Cattaneo (Nerone), Bruto Castellani (Ursus).
Complesse e innovative scenografie riproducevano l’antica Roma ai tempi dell’imperatore Nerone, con effetti spettacolari. Nella breve sequenza qui proposta, accompagnata dalle note del Preludio in mi maggiore di Johann Sebastian Bach (dal Clavicembalo ben temperato, vol. II, BWV 878), riconosciamo san Pietro in fuga da Roma per evitare il martirio, accompagnato da Hazarfus. L’apparizione di Gesù, lungo la Via Appia, nei pressi delle catacombe di San Callisto, lo induce però a tornare in città e accettare il martirio. Sul luogo del leggendario incontro sorge oggi la piccola chiesa del ‘’Domine Quo Vadis’’, rifacimento seicentesco di una cappella del IX secolo. All’interno dell’edificio è custodita una lastra che riporta le supposte impronte dei piedi di Gesù (copia di una lastra originale conservata presso la basilica di San Sebastiano fuori le mura). Si tratta, in realtà, di un ex voto pagano: l’offerta di un viaggiatore al dio Redicolo prima della partenza per un viaggio, o dopo il fortunato ritorno.
Regista
Enrico Guazzoni
Anno
1913