In un passo della Silva 2.2, il poeta Publio Papinio Stazio designa l’Appia con un’espressione particolarmente incisiva: non semplicemente una strada, ma la “regina delle lunghe strade” (v. 12). Si tratta di una delle più note definizioni date dell’antica Via, che, fatta costruire nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco, collegava inizialmente Roma a Capua e venne gradualmente estesa (sarebbe stata in seguito prolungata fino a Brindisi).
Stat. Silv. 2.2.11-12: “ansioso di volgere i miei passi là dove attraverso un percorso ben noto si arriva a imboccare l’Appia, regina delle vie”. (traduzione dall’ed. a cura di Traglia – Aricò)
Collocazione
Universiteit Gent Universiteitsbibliotheek
Crediti
Google Books, Universiteit Gent Universiteitsbibliotheek
Bibliografia
J.A. Amar – N.E. Lemaire, Libri quinque Silvarum P. Papinii Statii, Volumen primum, Parigi 1825.
E. Courtney, P. Papini Stati Silvae, Oxford 1990.
D.R. Shackleton Bailey, Statius. Silvae, Cambridge, Mass. – London 2003.
A. Traglia – G. Aricò (a cura di), Opere di Publio Papinio Stazio, Torino 1980.
F. Vollmer, Publius Papinius Statius. Silvarum libri, Leipzig 1898.